Luca Colarelli
Musicista e regista
Luca “Lux” Colarelli è musicista, compositore, arrangiatore, regista.
Ha condotto la sua personale sperimentazione spaziando nei più diversi ambiti musicali: da quello moderno, a quello per il teatro e la danza.
Leader e fondatore dei Deafear, una delle band post-punk più conosciute in Italia negli anni '80, ha inciso due vinili diventati cult: “Stairs” e “The Waiting”. I Deafear sono stati chiamati come supporter ai tour degli Psychedelic Furs e dei Simple Minds. Nel gruppo hanno militato Max Casacci e Gigi Restagno.
Partecipa al progetto del gruppo "Franti" come cantante nella prima produzione.
Nel 1985 inizia una collaborazione con Andrea Lesmo; insieme sviluppano una sperimentazione dove si fonde elettronica unita a una ricerca della musica etnica e tribale da culture arcaiche quando il fenomeno della World Music non esisteva ancora.
Questa ricerca li porta a comporre la colonna sonora dello spettacolo di danza “TUFO” (1986) per una delle compagnie italiane più prestigiose di Teatro-Danza, i Sosta Palmizi, nati dalla Scuola di Caroline Carlson e Pina Bausch.
La collaborazione con i Sosta Palmizi continua con gli spettacoli “Ssst!” (regia di Raffaella Giordano, 1987), “Morgana” (regia di Roberto Cocconi, 1988), “Rapsodia per una Stalla” (1991), “Edadaus” (regia di Giorgio Rossi, 1993).
Gli spettacoli dei Sosta Palmizi vengono messi in scena in tutta Europa e nel mondo: Cina, Messico, Canada e America. Luca segue la compagnia in tutte le sue tournée collaborando alle rappresentazioni, esperienze di viaggio che arricchiscono il suo bagaglio cultural-musicale.
Con Andrea Lesmo compone le musiche per la colonna sonora dei documentari “Coca e Maloca” girato nella Colombia Amazzonica e “Ikonda, una speranza per la Tanzania” entrambi realizzati per la regia di Max Boscaini e Davide Sgorlon.
L'interesse verso le ricerche musicali di Rosalba Nattero lo introducono nella formazione del LabGraal, iniziando così una proficua e appassionante collaborazione.
Il LabGraal ha all’attivo numerose opere discografiche: “In the Stone Circle”, “Samain”, “Northern Wind”, “Sacred Land”, “Mother Africa”, “Shan The Soundtrack”, “Dreaming”, quest’ultimo registrato allo Studio 52 di Melbourne, Australia, insieme con il musicista nativo Jida Murray-Gulpilil. Il recente album “Native” è prodotto dal compianto Carlo Ubaldo Rossi (produttore dei Subsonica, Baustelle, Jovanotti e molti altri).
Il LabGraal si esibisce live in luoghi prestigiosi: apre nel 2006 le Olimpiadi invernali a Torino sul palco del Medals Plaza davanti a 10.000 persone e l’anno successivo apre le Universiadi sempre a Torino. Realizza una Tournée in Australia come ambasciatore della Musica Celtica ed è l’unico gruppo straniero a essere invitato come ospite d’onore ai Fest-Noz di Carnac in Bretagna dove, da un palco immerso in mezzo ai famosi megaliti, si esibisce davanti a migliaia di persone.
Nel 2007 il LabGraal è protagonista del film “SHAN, Il Cuore Antico dei Popoli Naturali” per la regia di Stefano Milla, un’opera che fonde la storia del gruppo con le numerose lotte sostenute in favore dei Popoli naturali e della salvaguardia dei loro luoghi sacri.
Il film Shan è presentato a Torino, Roma, New York e Carnac (Francia) e rimane per tre mesi tra i 30 film più visti in Italia. Viene messo in programmazione per un intero anno anche su SKY.
Con Stefano Milla il LabGraal realizza anche gli spettacoli teatrali “Nel Segno del Graal” al Piccolo Regio di Torino e “I Viandanti del Graal” al Teatro Nuovo sempre a Torino, ottenendo in entrambi i casi il “tutto esaurito”.
Il suo interesse per le antiche culture del Nord Europa lo ha indirizzato verso il patrimonio musicale celtico e i suoi strumenti più tradizionali, quali la bagpipe e l'arpa celtica, non tralasciando però il suo strumento principale, la chitarra. Con il LabGraal sviluppa un personale stile “elettrico” pur utilizzando solo chitarre acustiche.
Membro del "College of Piping" di Glasgow e del "Na piobariUilleann" di Dublino, perfeziona la sua formazione frequentando periodicamente i paesi dell'area celtica.
La sua passione per la regia e le arti visive, unite alla musica, lo portano a realizzare documentari che testimoniano la sua militanza nell’ambito dell’animalismo e delle battaglie per la difesa delle tradizioni e dei luoghi sacri dei Popoli nativi. Insieme a Rosalba Nattero e Giancarlo Barbadoro partecipa alle assemblee ONU di New York e Ginevra dedicate ai Popoli Indigeni e in questo ambito realizza il documentario “The Ancient Heart” presentato all’ONU di New York e di Ginevra.
Dal tour del LabGraal in Australia scaturisce il documentario “ The Return of the Ancestors”, anche questo presentato all’ONU di New York e Ginevra.
La collaborazione con Rosalba Nattero nell’ambito delle ricerche sul megalitismo lo portano a realizzare vari documentari tra cui “Rama Vive” presentato al Cinema Empire di Torino e al Convegno “Quelques Mistères Anciens” di Parigi.
Abbraccia totalmente la causa antispecista come attivista di SOS Gaia documentando tutte le battaglie dell’associazione contro le atrocità sugli animali.
Luca odia le biografie e chi maltratta gli animali.
www.labgraal.org