Elio Bellangero
Attore, Scrittore
Sono nato ad Asti il 27 luglio 1955, leone ascendente scorpione.
Il magico mondo delle Arti ha avuto per me un richiamo profondo. Non saprei dire che tipologia precisa di artista io sia stato o sia ancora oggi, di certo so che mi sono messo in gioco con grande piacere in tanti campi delle attività artistiche.
A partire dai mitici anni ‘70 dello scorso secolo, quando i bagliori di un’umanità diversa che potevano sortire dal grande calderone post sessantottino avevano riflessi precisi sull’Arte e sulla Cultura.
Superato da poco il Diploma di Maturità Classica mi avvicinai alla sfera politica e questo fu il tramite per la mia prima attività creativa, l’arte dello scrivere: divenni corrispondente per la Provincia di Asti del quotidiano “L’Unità”, nonché collaboratore di testate locali quali “Problema” e “Il Torchio”. Un’attività, quella del giornalismo, che portai avanti per alcuni anni e che mi fece conoscere il mondo dell’ “arte nel sociale”, in cui conobbi la compagnia “Teatro del Magopovero”.
Nato nel 1971 da un gruppo di giovani artisti astigiani come settore teatrale del “Collettivo Gramsci”, ensemble attivo nelle sfere teatrali, musicali e, in genere, di quella che allora veniva chiamata “controinformazione”, il Magopovero divenne in pochi anni una compagnia professionistica e, secondo la critica, un gruppo tra i più interessanti nel panorama nazionale del teatro di ricerca, attivo ancora oggi con il nuovo nome di “Casa degli Alfieri”.
In questa compagnia ebbi modo di lavorare per diversi anni, mettendo alla prova le mie esigenze artistiche in vari momenti della vita teatrale, dall’organizzazione tecnica delle tournée al marketing, dalla recitazione alla scrittura teatrale. E’ in quest’ultimo campo che mi sperimentai più a fondo: ricordo, in particolare, lo spettacolo “Moby Dick”, che scrissi e misi in scena in collaborazione con l’attore, regista e ricercatore Luciano Nattino e insieme con il cantautore Paolo Conte che scrisse le musiche originali dell’opera. Opera che ricostruiva teatralmente l’epopea della grande Balena bianca, in un’atmosfera surreale e fiabesca che richiamava alle suggestioni del nostrano Cesare Pavese, primo traduttore italiano del capolavoro di Melville.
Dal teatro alle arti figurative il passo fu breve. Innamoratomi di nuovi mondi grazie ai quali l’Arte stava diventando sempre più “fruibile”, ebbi la fortuna di incontrare una delle Gallerie d’Arte più innovative nel panorama torinese degli anni ‘80: la Galleria La Rocca, creata dal gallerista Roberto Noris. Un mondo nuovo nel circuito della diffusione di opere d’arte, che spaziava dal dipinto classico alla grafica, ai manifesti d’autore, agli oggetti, ai libri d’arte.
Ed eccomi diventare gallerista, a mia volta: contitolare della Galleria La Rocca fino alla fine degli anni ‘80, devo dire che mi sono divertito davvero tanto, conoscendo e promuovendo arti varie, a contatto con pittori, scultori, grafici, designer ecc. italiani e internazionali.
Le cose della vita mi hanno poi portato ad occuparmi anche di cose diverse, lontane dalla sfera artistica: tra tutte, attività commerciali e di consulenza amministrativa. Ma il segno di quel qualcosa di diverso, profondo, immateriale che le Arti veicolano mi ha sempre accompagnato.
E si è risvegliato nel 2020, anno in cui, su un’idea di Giancarlo Barbadoro, nasce Radio Dreamland, la web radio che si occupa di ecospiritualità, antispecismo, scienze d’avanguardia e di cui è direttore artistico Rosalba Nattero, promotrice di Artists United for Animals.
L’incontro con Radio Dreamland fa rivivere, insieme, la mia verve artistico-culturale e il mio profondo amore per gli animali non umani, esseri che per me sono fratelli di vita sul Pianeta e cui ho sempre desiderato portare tutto l’aiuto possibile, operando per un mondo antispecista e in armonia con la Natura. E’ nata così “Animali ed Enigmi”, trasmissione che conduco settimanalmente su Radio Dreamland, dedicata alla criptozoologia in senso lato, spaziando cioè attraverso tutti i misteri e le meraviglie del mondo animale non umano: ed è così che, con vera gioia, aggiungo alle mie varie esperienze artistiche quella di speaker radiofonico.
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