Cristina Mazza

Musicista

Cristina Mazza ha iniziato a suonare il sassofono nella prima metà degli anni ’70, ispirandosi alla musica di Miles Davis, Ornette Coleman, John Coltrane.
Diplomatasi nel 1983 in Sassofono presso il Conservatorio di Bologna, ha successivamente seguito corsi di perfezionamento della tecnica del jazz e dell’improvvisazione con Giorgio Gaslini, Mal Waldron, Steve Lacy, Markus Stockhausen.
Ha esordito sulla scena jazz nazionale nella rassegna “Il Nuovo Suono del Jazz Italiano” nel 1986, attirando su di sé l’attenzione della critica e della stampa specializzata per essere la prima musicista donna sassofonista, compositrice e band leader in Italia e una delle poche attive in Europa.
Fra le sue collaborazioni più prestigiose quelle con Mal Waldron, Reggie Workman, John Tchicai, Jimmy Carl Black (il leggendario batterista delle Mothers of Invention di Frank Zappa), Tony Oxley, Sean Bergin, Consuela Lee, la cult band tedesca Embryo ed alcuni dei più accreditati musicisti del panorama nazionale.
Nel 2000, con il CD "The Gamble" (AzzurraMusic) realizzato nella formazione dell'organ trio, si riallaccia ad una connotazione più marcatamente blues e funky restituita attraverso uno stile personale in cui elementi della tradizione sono filtrati attraverso un linguaggio personale.
Negli anni successivi il trio partecipa a festival, tour e ulteriori incisioni discografiche che nel tempo vedono la presenza di ospiti come la trombettista Hilaria Kramer, i batteristi Sagoma Everett ,U. T. Gandhi, i vocalist Daniel Sous e Fat Max Ferrato, il trombettista John Kinnison.
La produzione musicale di Cristina Mazza come compositrice e solista è documentata dalle incisioni discografiche che, a partire dal 1988, anno in cui esce il primo LP a suo nome (KKANN -Splasc'h Records), hanno segnato altrettanti momenti della sua esplorazione musicale.
Si è dedicata a progetti ispirati alla musica di Ornette Coleman e Mal Waldron.
Musicista eclettica, interessata alla sperimentazione e alla contemporaneità, ha collaborato con D.J, compagnie teatrali, artisti visuali mantenendo costante il legame con la radice jazz e blues che restano evidenti nel linguaggio e nella vocalità strumentale.
Ha partecipato a numerosi festival e rassegne in Italia ed Europa e svolto attività didattica.
Dal 2013 convive con una malattia autoimmune neurodegenearativa, miastenia gravis, che tuttavia non le impedisce di continua a suonare e avere una attività concertistica e di dichiararsi sempre contro la sperimentazione animale.
L'approccio con la malattia è stato una motivazione a tornare a espressioni musicali più libere, improntate alla improvvisazione intesa come “musica intuitiva , alla meditazione, all’introspezione. In questa dimensione ha trovato eccellenti compagni di viaggio in un gruppo di giovani musicisti (Lite Orchestra) con i quali ha partecipato a numerose manifestazioni e all'International Jazz Day 2017 al Teatro Ristori di Verona.
Nel 2018 prende parte alla costituzione del settetto Blow Up con il quale registra un lavoro discografico per MaxySound. 
Da decenni è impegnata sul fronte della difesa dei diritti degli animali e dell'ambiente. Queste tematiche sono presenti fin dai suoi primi lavori: nell'LP di esordio  kkan – 1988) figura un brano dedicato ad ALF ( Animal Liberation Front), nel cd Lanxatura (1984) insieme alla vocalist Lorena Fontana affronta tematiche ambientaliste. Socia e attivista di Lav Verona, ha organizzato concerti di beneficienza per Lav Verona e Enpa Verona. Ha suonato a vari eventi Lav e al primo Vegan Festival di Camaiore/Lucca (aprile 2011).

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