Claudio Colombo

Musicista

Claudio Colombo nasce a Torino e grazie al padre musicista viene introdotto al mondo della musica. 
Fin da piccolo mostra attinenze naturali ai ritmi. Dopo i 10 anni, seguendo un corso di batteria alla scuola media, entra anche nella rinomata scuola di batteria di G. Gandino “PercStudio” dove comincia un percorso più serio, e fonda insieme al padre Beppe Colombo un duo tastiere-batteria di puro stampo Rock Progressivo chiamato C&C Project.
Dopo la frequentazione del “PercStudio” comincia un percorso da autodidatta e si avvicina anche ad altri strumenti, quali chitarra e tastiere.
Con i C&C Project registrano il loro primo EP chiamato “March to Hell”, un progetto con all’interno una chiara protesta verso la guerra e i potenti di quel periodo che stavano a guardare senza agire e altri metaforici punti più riflessivi, che gli permette di entrare completamente nel mondo della musica grazie alle ottime critiche ricevute dai giornalisti.
Dopo essersi diplomato come Grafico Pubblicitario continua il suo percorso musicale, partecipando a diversi seminari e collaborando con artisti professionisti.
Dopo diversi anni decide di cominciare ad impartire lezioni private di batteria e nel frattempo di fondare il gruppo rock progressivo Pandora sempre insieme al padre. Questa scelta gli apre le porte al mondo della musica professionistico a tutti gli effetti oltre a ufficializzare la sua posizione come polistrumentista, lavorando alla stesura dei brani come tastierista, chitarrista e bassista aggiuntivi, e dei testi.
Il primo disco “Dramma di un Poeta Ubriaco” ottiene ottime critiche e vendite a livello internazionale al punto che in Giappone viene richiesta alla casa discografica del gruppo un’esclusiva per il loro primo album, e in quel periodo affianca la musica a diversi lavori nel sociale. 
Con il secondo disco “Sempre e Ovunque Oltre il Sogno” il successo viene registrato questa volta soprattutto negli Stati Uniti dove si posiziona nelle radio di genere tra i primi posti per diverse settimane, oltre a continuare a ricevere ottime critiche dall’intero mondo giornalistico musicale. 
Il secondo disco è un momento importante per lui, perché comincia ad entrare interamente nella produzione musicale e artistica e ad iniziare un percorso come fonico che affiancherà completamente la sua carriera.
Nell’edizione 2011-2012 si classifica tra i dieci migliori batteristi italiani nel concorso nazionale Drummer of Tomorrow e sempre in quel periodo con i Pandora partecipa a due produzioni discografiche tributo dedicate ai Pink Floyd e ai The Flower Kings.
La sua vita comincia a girare completamente intorno alla scuola di musica e al progetto Pandora, trovando così l’ispirazione insieme alla band per un terzo album chiamato “Alibi Filosofico” in cui entra a contatto con importanti nomi della storia della musica quali David Jackson (Van Der Graaf Generator) ed Arjen Lucassen (Ayreon). 
Nel disco entrano come ospiti pure dei bambini con gravi disabilità, alunni della Meldreth School, scuola dove David Jackson insegnava musica a questi tramite uno strumento chiamato Sound Beam and Switches che permette loro di esprimersi musicalmente. Per enfatizzare questo progetto viene dato spazio ai bambini di registrare una parte completa in uno dei brani del disco dove hanno potuto dare sfogo alla loro fantasia.
Il disco, come i due precedenti, viene criticato positivamente da tutta la critica musicale cartacea e non, e diventa trampolino per Claudio, dopo le diverse esperienze in studi di registrazione e le nozioni acquisite negli anni a contatto con il mondo professionistico della musica, per aprire un proprio studio di registrazione con annessa una scuola di musica chiamato Studi Pandora Music. 
Dedicandosi all’insegnamento e alla produzione musicale, affianca tutto questo a lavori come session man, arrangiatore e compositore che gli aprono un universo ancora più vasto e gli fanno acquisire maggior esperienza. 
Nel frattempo, a 10 anni dalla fondazione del gruppo Pandora, registra e produce insieme a loro un quarto disco celebrativo dedicato soprattutto al mercato estero chiamato “Ten Years Like in a Magic Dream” che si dedica a riproporre vecchi brani della band ri-suonati, ri-arrangiati e ri-cantati in inglese e diversi brani tributo dedicati a gruppi che hanno fatto la storia del rock progressivo quali Yes, EL&P, Genesis, Banco del Mutuo Soccorso, Marillion. 
Il disco diventa anche un tributo a personaggi musicali scomparsi in quel periodo che hanno lasciato una grossa cicatrice nel mondo della musica: Chris Squire, Keith Emerson, Greg Lake, Francesco Di Giacomo, Rodolfo Maltese. 
In questo disco partecipa nuovamente David Jackson e, per il tributo al Banco, prende posto alle tastiere il maestro Vittorio Nocenzi.
Tutto viene dato nelle mani degli Studi Pandora Music e dopo la distribuzione discografica anche questo disco ha una risposta importante che gli permette di proseguire la sua carriera musicale.
Decide quindi di aprire dopo qualche anno una struttura più grande a Bra (CN) dedita completamente alla musica dove chiunque potesse essere trattato come un musicista degno di quel nome, chiamata Architetture Sonore.
Diverse riviste specialistiche che giá lo avevano apprezzato per i lavori con i Pandora lo etichettano come uno dei motori del Prog ed enfatizzano il suo nuovo progetto, che comprende una Scuola di Musica aperta a tutti, una Sala Prove e uno Studio di Registrazione Analogico/Digitale.
Ad oggi assieme alla musica e all’arte si dedica a mandare avanti la sua ideologia sociale, animalista e ambientalista scegliendo un percorso più rispettoso degli esseri viventi e dell’ambiente.

Claudio Colombo è su Facebook e su www.pandoramusic.eu - www.architetturesonorebra.com