Bruno Bozzetto

Disegnatore, Animatore, Regista

Bruno Bozzetto nasce a Milano il 3 marzo del 1938.
Con una carriera di quasi 60 anni alle spalle è ritenuto uno dei Cartoonists più eclettici e influenti di ieri e di oggi.
Già in età adolescenziale si affaccia al mondo cinematografico cimentandosi come sceneggiatore e regista in brevi filmati di svariato genere. Tra questi il documentaristico che testimonia la sua curiosità per il mondo animale dietro l’influenza dei libri di Desmond Morris . “Piccolo mondo amico”, ”I gatti che furbacchioni”, “A filo d’erba” sono alcuni dei suoi lavori amatoriali girati in 8 mm.
Di fronte al cortometraggio diretto da Ward Kimball, “Toot, Whistle, Plunk and Boom” Bruno rimane folgorato dall’arte dell’animazione pioneristica tramite il disegno su rodovetro. Indubbiamente complice la predisposizione artistica ereditata dal nonno materno pittore Girolamo Poloni, lo stile di Bruno si contraddistingue da subito per la semplicità e fluidità nel movimento ma soprattutto per la profondità del messaggio veicolato con ironia e sarcasmo. Il sogno di realizzare cartoni animati si avvera anche grazie all’aiuto del più prezioso collaboratore della sua vita, il padre Umberto che lo incoraggia da subito iniziando a costruire per lui una sorta di piano di ripresa utilizzando un asse da stiro.
Ogni singolo cortometraggio prodotto è raggruppabile in temi universali che non hanno età: storia, scienza, natura, evoluzione dell’uomo con tutti i suoi risvolti socio-psicologici. L’ intento è sempre educativo e divulgativo con una certa dose di crudo realismo e pessimismo che rende la produzione del Cartoonist anticonformista rispetto al cinema di animazione commerciale rivolto ai bambini. Non per caso negli anni Ottanta verrà ingaggiato dal giornalista Piero Angela per rendere la scienza più comprensibile in circa 100 pillole di “Quark” e “Superquark”.
Il primo cortometraggio “Tapum la storia delle armi”, premiato a Cannes nel 1958, segna l’inizio della carriera attraverso collaborazioni o amicizie con artisti di grande importanza tra cui John Halas a Norman McLaren. La stima nei confronti dei grandi dell’epoca diventa presto reciproca. Tra i più sinceri e dichiarati ammiratori del lavoro di Bruno troviamo alcuni dei celebri Nine Old Men disneyani come Ward Kimball, Ollie Johnston e Frank Thomas, animatori di “Bambi”, e rappresentanti dell’ epoca d’oro come Federick Back, Osamu Tezuka, Yoji Kuri.
La crescita della produzione animata continua incessantemente con più di 30 cortometraggi tra cui i più significativi “Cavallette”, candidato al Premio Oscar nel 1990, e Mr Tao, vincitore dell’ Orso d’Oro di Berlino nel 1991, e con serie televisive prodotte per RAI e per la TV Svizzera Italiana RTSI (“Lilliput-put, Mr Hiccup,”Stripy”).
Sono gli anni Sessanta/Settanta. La matita di Bruno crea un’ icona dell’ italiano medio, il Signor Rossi, un omino semplice, snervato da una società in degrado con cui
deve fare i conti.
Attorno al personaggio crea una sorta di saga fondata sull’ incessante inseguimento della felicità raccontata in 3 lungometraggi (“Il Signor Rossi cerca la felicità”, “I Sogni del Signor Rossi” e “Le Vacanza del Signor Rossi”), sette cortometraggi, varie produzioni editoriali e musicali grazie alla sigla “Viva la felicità” di Franco Godi, ancora oggi tributata in varie edizioni in lingua inglese e tedesca. Riscuote molto successo anche una recente linea di prodotti Vintage di abbigliamento lanciata ai giorni nostri, segno che il personaggio non è mai tramontato. A prova di ciò il quotidiano nazionale Corriere della Sera pubblica settimanalmente per più di 20 anni le graffianti e attualissime vignette satiriche del Signor Rossi.
Tra
gli anni settanta e gli anni ottanta la Bozzetto Film è ben strutturata e conta sulla collaborazione di eccellenti artisti tra cui Guido Manuli, Maurizio Nichetti, Giuseppe Laganà, Giovanni Mulazzani, Antonio Dall’ Osso solo per citarne alcuni. Si decide così di abbracciare il mondo pubblicitario regalando agli italiani memorabili caroselli tra cui i più noti Kuku, Unca Dunca, Pildo Poldo e Baffoblu. Il genio di Guido Manuli regala a milioni di Italiani le storiche sigle animate per i programmi TVdi Pippo Baudo e Mike Bongiorno tra cui “Johnny Bassotto”, “Portobello”, ”La Tartaruga”, “Isotta”, ”Cavallino Michele”. Gli introiti vengono impiegati così nell’autofinanziamento di lungometraggi.
E’ così la volta di “West&Soda” (1965),il primo Spaghetti Western animato, “Vip mio fratello Superuomo” (1968) e “Allegro non Troppo” (1976), quest’ultimo noto alla critica internazionale, soprattutto statunitense, come film Cult paragonato spesso a Fantasia o meglio a una sua coraggiosa parodia italiana. I tre lungometraggi sono stati proiettati in festival di tutto il mondo e trasmessi in varie lingue per più di 40 anni.
Sul versante del “live action”, Bozzetto dirige il lungometraggio “Sotto il ristorante cinese” con Amanda Sandrelli, Bernard Blier, Nancy Brilly e Claudio Botosso, e sperimenta le gags comiche in “Sandwich”, “Spider” e “La cabina” in cui debutta un giovane Maurizio Nichetti.
Oltre alla Nomination all’ Oscar e all’ Orso d’ oro di Berlino, il numero di premi a oggi conta circa 130 riconoscimenti internazionali tra cui 5 Nastri d’Argento, Winsor McCay Award, una Laurea ad Honorem e più di 15 Premi alla Carriera tra cui spicca il Premio de Sica consegnato dal Presidente della Repubblica. Molte sono anche le tesi di laurea incentrate sul Cartoonist.
Il contributo del Cartoonist all’arte dellanimazione è stimato tanto che John Lasseter, dichiaratosi suo grande estimatore lo invita personalmente nell’anno 2012 presso gli studi della PIXAR di Emeryvill. In contemporanea, la figlia di Walt Disney, Diane, consapevole delle affinità tra il proprio padre e Bruno, decide di ospitare all’interno del suo Walt Disney Family Museum la mostra “Animation, Maestro!” incentrata sulle cels originali di Allegro non Troppo.
Dal 2000 Bruno collabora con entusiasmo a nuovi progetti insieme a vari enti e studi di animazione sia per nuovi corti educativi sia per serie Tv come La Famiglia Spaghetti, I Cosi, Psicovip o Bruno the Great commissionata da Disney Channel. Parallelamente continua nel tempo libero a realizzare brevi film realizzati in animazione Computer 2D. Il primo di questi, “Europa vs Italia”, riscuote successo a livello virale nel Web offrendo lo spunto per nuovi corti.
La collaborazione di Bruno con terze parti ha luogo anche tramite lo Studio di produzione Bozzetto&Co. di cui fa parte, fondato dal figlio Andrea insieme al socio Pietro Pinetti per proseguire l’attività iniziata nel 1960 negli stessi studi con sede a Milano. Ferrato in diverse tecniche di film making tra cui il 3D lo Studio opera nel settore pubblicitario, divulgativo e nella produzione di serie TV, e vanta un considerevole curriculum di co-produzioni tra cui spicca la serie TV “Topo Tip” realizzata per RAI Fiction.
Un nuovo soggetto ideato da Bruno, dal titolo “Viavai”, denuncia il problema dell’ inquinamento terrestre in un ambiente surreale e fantascientifico e vede la luce in forma di graphic novel distribuita da una casa editrice francese. I disegni sono a cura di Gregory Panaccione.
Un importante tributo che oggi racconta Bruno evidenziandone il lato umano e personale è il docu-film “Bozzetto non Troppo”, diretto da Marco Bonfanti, prodotto da Zagora e Istituto Luce-Cinecittà in collaborazione con Sky Arte Hd.

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