Annamaria Gremmo

Fotografa. La Natura è la mia unica Musa. Una Natura che ispira e tocca corde profonde, che non ha mai smesso di parlarci con i suoi molteplici racconti, a volte solo sussurrati. Fotografo prevalentemente pochi selezionati soggetti: il mondo alpino, il bush africano. Due temi solo apparentemente lontani ed in contrasto, ma accomunati, in realtà, da una filosofia fotografica precisa.

Fotografa

La Natura è la mia unica Musa. Una Natura che ispira e tocca corde profonde, che non ha mai smesso di parlarci con i suoi molteplici racconti, a volte solo sussurrati. Fotografo prevalentemente pochi selezionati soggetti: il mondo alpino, il bush africano. Due temi solo apparentemente lontani ed in contrasto, ma accomunati, in realtà, da una filosofia fotografica precisa.
Nei miei scatti, infatti, perseguo due scopi. Il primo è far riscoprire alle persone un dialogo con il mondo naturale attraverso immagini evocative, che risveglino un senso di comunione, meraviglia e stupore nei confronti delle sue molteplici manifestazioni, sentimenti troppo spesso assopiti e talvolta dimenticati. Il secondo è arricchire la fotografia, il cui potenziale comunicativo è immenso, con un messaggio preciso, trascendendo dal puro senso estetico, per promuovere, difendere una causa: ciò che nel mondo anglosassone viene chiamato Visual advocacy.

Sono co-fondatrice con il mio compagno di vita Marco Soggetto e con l’amico fraterno Francesco Sisti del progetto fotografico di Conservazione “L’Ultimo Vallone Selvaggio. In difesa delle Cime Bianche”.  Da anni portiamo avanti appassionatamente questa battaglia ambientale per sensibilizzare il pubblico sulla grave minaccia che pende sulle sorti di una Zona di Protezione Speciale valdostana, il Vallone delle Cime Bianche in Val d’Ayas, e su tutti i suoi veri abitanti e degni custodi: la sua fauna, la sua flora, un ecosistema unico.
A tale riguardo abbiamo pubblicato come fotografi indipendenti la prima monografia dedicata all’argomento, nonché innumerevoli articoli su riviste a diffusione nazionale e tenuto svariate serate di proiezione fotografica pro bono.

Negli infiniti e struggenti spazi africani, come nei silenzi delle nostre Alpi, ritrovo un ancestrale, vibrante sentimento di connessione con un Tutto molto più grande di noi. Da queste esperienze di wilderness per me molto ridimensionanti, sono derivate una profonda riflessione ed una nuova consapevolezza, che tento di tradurre in immagini per testimoniare che l’uomo non è affatto avulso dalla Natura. Non ne è al di sopra, non ne è al di fuori: ne fa semplicemente parte, come tutte le altre creature che condividono con noi, con pari nostri diritti, il cammino su questa Terra.

Sono infine fotografa volontaria ufficiale di una virtuosa associazione locale, Progetto Pandora. Esso nasce per accudire amorevolmente, curare, riabilitare ove necessario, far adottare se possibile quelli che potremmo definire gli ultimi tra i cani. E’ questo un percorso emotivamente davvero arricchente di cui sono grata e che ha corroborato l’idea di mettere la mia fotografia a disposizione di giuste cause.

Vivo e lavoro a Biella, ai piedi delle montagne, con la mia amatissima e numerosa famiglia a quattro zampe, che chiamo con affetto ed orgoglio il mio Branco.

Potete trovarmi su Facebook (Annamaria Gremmo) e Instagram (@annamariagremmo).