Isacco Caraccio

Attore

Isacco Caraccio nasce in un piccolo paese della Valle Varaita.
Studia al liceo artistico dove ha l’occasione di frequentare un corso di teatro: grazie a questa prima esperienza ha la possibilità di partecipare con la compagnia teatrale  di cui fa parte al premio “Giorgio Gaber” a Grosseto.
Sarà questa l’esperienza che segnerà indelebilmente il suo percorso di ricerca teatrale.
Diplomatosi decide di formarsi come operatore di teatro sociale presso il ‘Social Community Theatre Centre’ e presso ‘L’Università del Sociale’ di Torino.
La sua passione per il cinema lo porta a ricercare anche uno spazio all’interno di alcune pellicole riuscendo a lavorare in tre film: “Una questione privata” Regia: fratelli Taviani, “Il mangiatore di Pietre”, Regia: Nicola Bellucci e “Alien Food” Regia: Giorgio Cugno.
La ricerca teatrale in tutte le sue declinazioni e l’esplorazione di una dimensione performativa più profonda lo indirizzano verso il teatro contemporaneo e il teatro danza.
Si forma con il regista-attore Giovanni Berretta nella compagnia teatrale Ordine Sparso (Sarzana), con il regista e attore Alessandro SanmarTin del teatro di Lemming (Valdagno), con la ballerina e performer Francesca Cinalli della Compagnia Tecnologia filosofica (Torino) e con il direttore del teatro Stabile di Grosseto Alessandro Gatto.
Da quest’ultimo incontro nasce una collaborazione che porta Isacco a lavorare per il tetro stabile di Grosseto come attore e come formatore ma anche e soprattutto come operatore di teatro presso le scuole di ogni ordine toscane.
Il lavoro dell’operatore di Isacco Caraccio è volto a ricercare attraverso l’espressione artistica il volàno di un percorso esperienziale e di un nuovo processo di apprendimento.
La ricerca artistica diviene quindi la guida di un’esplorazione della propria realtà umana e di un’interrogazione sulle dinamiche di relazione fra individui. Il tipo di teatro (teatro sociale) proposto diviene un validissimo s̀trumento di supporto per i partecipanti al fine di sostenere lo sviluppo della propria identità appropriandosi di maggiori risorse per affrontare i cosiddetti compiti di crescita del periodo di passaggio dall’infanzia all’adolescenza. Un laboratorio creativo e di ricerca metodologica in cui convergono e si fondono l’espressione artistica e le tecniche di sviluppo personale e socio-affettivo.

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