Alberto Rocca

Scultore

Sono nato a Gorizia. Diplomato all’Istituto d’arte Nordio di Trieste, ho poi frequentato la scuola di nudo del Maestro Perizi e per qualche tempo l'accademia di belle arti di Venezia. 
Negli ultimi anni ho aderito con molto piacere alla causa della Sea Shepherd partecipando a loro eventi con i miei lavori.
In contatto con diverse realtà che operano a difesa di tutte le razze animali e non (umani).
Negli anni ho esposto in numerose collettive in diverse località in Italia e all'estero: Trieste,  Milano, New York, Vicenza, La Spezia, Lerici, Lubiana, Basilea, Firenze e in ultimo a Piacenza.
Ho all'attivo una decina di mostre personali, le ultime due tenute a Basilea all'Atelier Tate Form.
Nel tempo hanno scritto di me su diverse riviste, Il Piccolo di Trieste, Juliet, Home design e altri.
Per me creare è un gioco, dove dalla curiosità scaturisce il desiderio di scoprire nuovi orizzonti, riportare oggetti perduti, scartati a un rango più elevato, liberarli dal loro stato di semplice pattume. C’è un ramo che io chiamerei toni, c’è un rametto che chiamerei bepi, c’è una radica che chiameremo alice, tutti mi sono stati portati dal nostro grande mare e chissà ognuno di essi quale storia avrebbe da raccontare, da dove arriva, qual è  stata l’avventura della sua vita prima di raggiungere una spiaggia per riposare e poi incontrarmi!
È un privilegio incontrare questi pezzi di legno, metallo, plastica abbandonati a se stessi in balia degli eventi, scoprire le loro sagome casuali,  plasmate e levigate dall’azione dell’acqua o riprendere in mano contenitori di plastica e metallo che un tempo hanno goduto del loro momento di gloria,  pensati, disegnati, progettati ed infine creati per gli usi più svariati, e magari a quel tempo la loro estetica ci aveva sedotto e avevamo preferito un flacone all’altro solamente per la sua forma e colore, lo stesso che ora, sbiadito o arrugginito,  testimonia il suo stato di totale abbandono.
Questi sono i sentimenti, camminando lungo le spiagge (e non solo spiagge), che mi spingono a prenderli in custodia e scoprire come assemblarli in un solo elemento.
Nascono così i pesci, gli uccelli e tutte quelle creature che di volta in volta prendono vita con il toni, bepi e alice del momento.
Con i materiali che molti di noi scartano dichiarandoli non più utili alla propria causa - quindi nuova linfa che alimenta il mondo dello spreco - io creo complementi e pezzi d’arredamento.
Di cose da dire ne avrei un sacco a proposito di spreco e inquinamento ma.. Vabbè  dai, non farò il moralista anche perché com’è stato detto: chi è senza peccato scagli la prima pietra...
Mio intimo augurio è  quello di trasmettere con il mio lavoro l’entusiasmo,  la gioia e la voglia di sorridere in questo meraviglioso mondo e in questa vita che ci è stata donata e che nel bene e nel male va vissuta sempre assaporandone ogni istante. Meglio se con un sorriso.

www.albertorocca.com